domenica 15 gennaio 2017

Forza Nuova a Milano: il quotidiano "la Repubblica" daltonico e fazioso




Perché daltonico? Dei diversi colori delle bandiere che hanno sventolato sabato 14 gennaio a Milano sotto l'Arco della Pace, bianco rosso nero e anche giallo, con la consueta faziosità di questo quotidiano, del suo direttore e di tutti i redattori, si evidenzia solo il colore che interessa stigmatizzare in senso negativo. Settant'anni di appiattimento sulla sistematica negazione di libertà di espressione a tutte quelle forze non allineate agli ormai vetusti e superati principi della resistenza, si una sinistra sessantottina che voleva cambiare il mondo e l'Italia....e ha finito per occupare abusivamente il governo del paese con Paolo Gentiloni, non sono bastati a cancellare questo modalità di pensiero.


Questo il testo delle immagini pubblicate con il tweet odierna de la Repubblica.it



I redattori sono stati sicuramente infastiditi anche dalle scritte che i manifestanti ostentavano, in particolare quello sul "Popolo Sovrano", loro che probabilmente sono ancora convinti che debba essere perpetuata una oligarchia nata sotto la bandiera della "dittatura del proletariato" che di proletario spesso non ha nemmeno la provenienza, che degli attuali poveri e senzatetto italiani non si cura minimamente, che sperpera denaro pubblico per sanare buchi finanziari di banche a cui ha attinto a piene mani.

In questo altro tweet la Repubblica parla poi di "profanazione" dell'Arco della Pace da parte dei dimostranti di Forza Nuova. Uno strano concetto quello di questa gente di ciò che sia sacro e profano! Un bellissimo monumento in stile neoclassico opera di italiani...inaugurato da Ferdinando IImperatore d'Austria e re del Lombardo-Veneto. Dedicato alla pace tra le nazioni europee celebrata nel congresso di Vienna del 1815 era stato originariamente concepito, su progetto del marchese Cagnola, come "arco della vittoria" per celebrare la vittoria dei francesi nella battaglia di Jena. Al termine della dominazione asburgica le uniche modifiche apportate furono le epigrafi, con un auspicio "alle speranze del Regno italico" (fonte: Wikipedia). Sfugge in cosa consista la sacralità di questo luogo che i sinistri e faziosi cronisti de la Repubblica vorrebbero "profanato".


Nessun commento:

Posta un commento